Era un pregiudicato per reati
finanziari residente in provincia di Pordenone il 'cervello'
dietro alla complessa organizzazione di 13 società fittizie, con
sede a Sassari, che avrebbe fornito manodopera in maniera
illecita a numerose aziende manifatturiere del Nord Italia,
configurando per la Guardia di Finanza di Pordenone il reato di
associazione per delinquere finalizzata al caporalato, emissione
di fatture per operazioni inesistenti e riciclaggio.
La Guardia di Finanza di Spilimbergo (Pordenone) ha accertato
37 aziende che impiegavano questa tecnica, nelle provincie di
Venezia, Brescia, Padova, Treviso, Vicenza, Bergamo, Modena,
Pavia e Milano, e i cui rappresentanti legali sono ora indagati,
in tutto 59 persone.
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