Il Tribunale dei minori di Venezia si
è riservato di decidere sulla vicenda del minore del padovano
sul quale pende un'ordinanza di allontanamento dalla famiglia
che aveva suscitato scalpore perché motivata, fra l'altro, anche
da "difficoltà di identificazione sessuale" da parte dal
ragazzino. La madre del minore ha chiesto la sospensione del
provvedimento. Oggi si è tenuta l'udienza, durante la quale i
genitori del 13enne hanno potuto esprimersi in merito alla
decisione presa dal Tribunale, ma non ancora messa in atto, di
escluderli dalla responsabilità genitoriale e affidare il figlio
ai servizi sociali. Al termine dell'udienza, il legale della
madre (i genitori sono separati da tempo), Francesco Miraglia,
ha riferito che il padre si sarebbe estraniato dalla vicenda.
"Non c'è assenza di figure maschili - ha aggiunto il legale -
perché la madre ha un compagno, la sorella ha un fidanzato e lo
stesso minore ha giocato a rugby e va a nuoto". Fuori dal
tribunale si è svolto un sit-in a favore della sospensione.
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