Al 30 settembre 2016, ultimo dato
disponibile, le sofferenze riferite solo al sistema bancario
italiano si sono attestate a 186,7 miliardi di euro lordi.
Sebbene il tasso di copertura italiano continui ad essere
superiore alla media europea, in nessun altro Paese dell'Ue la
dimensione complessiva dei crediti deteriorati ha raggiunto tale
importo. Lo indica la Cgia di Mestre che ha calcolato che l'81%
delle stesse sofferenze è stato causato dal primo 10% degli
affidati lo stesso 10% a cui sono stati erogati finanziamenti
per cassa. Soggetti, questi ultimi, di segmento alto che
sicuramente non appartengono alle categorie dei piccoli
commercianti, degli artigiani o dei lavoratori autonomi. Questa
situazione per la Cgia ha provocato una forte contrazione dei
prestiti all'economia reale del nostro Paese. Non essendo in
grado di recuperare una buona parte dei prestiti erogati, le
banche hanno deciso di non rischiare più e hanno chiuso i
rubinetti del credito.
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