Si è chiusa l'indagine
condotta dalla Guardia di Finanza di Cittadella a carico di una
donna, dirigente scolastica di un istituto cittadino, che
avrebbe utilizzato parte dei fondi dal comune, pari a 140mila
euro, per corsi di psicomotricità e attività motorie presso le
scuole locali, ricevuti da una associazione no profit,
rappresentata formalmente dal figlio, anche per spese personali.
In particolare, 16mila euro per l'acquisto di beni come un
divano, di una lavastoviglie, di un'auto o per spese di
tinteggiatura della casa, mentre altri 42mila attraverso
prelievi in contanti per altri usi rispetto alle attività
previste. Il Pm di Padova Sergio Dini ha chiesto il rinvio a
giudizio per la donna e il figlio per i reati di malversazione a
danno dello Stato, abuso d'ufficio, falsità materiale commessa
dal pubblico ufficiale in atti pubblici. La dirigente scolastica
è stata inoltre segnalata alla Corte dei Conti.
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