Un uomo che sfida una montagna,
pronto ad abbatterla per restituire il sole alla sua terra
povera. E' la storia di Monte, con Andrea Sartoretti e Claudia
Potenza, il primo film girato in Italia (per lo più in Alto
Adige sul Monte Latemar) dal cineasta iraniano Amir Naderi,
fuori concorso alla Mostra di Venezia (e in sala dal 29/9 con
Asap) dove il regista riceve anche il premio Jaeger-LeCoultre
Glory to the Filmmaker.
"Mi piace molto l'Italia, tutti la amano, è un bellissimo
Paese. L'ombra in cui viveva è stata lacerata nei secoli da
tanti che vi hanno portato la luce. Da un po' di tempo però
alcuni l'hanno fatta tornare nell'ombra. Il film vuole essere
anche un invito a riportare in Italia la luce, a rifarla grande,
anche attraverso il cinema, a non farne solo un paese
turistico", dice.
Naderi pensava da 15 anni a questa storia: "Il cinema
italiano è il mio preferito. Ho pensato che l'Italia fosse il
luogo ideale per un film 'impossibile'. E' un omaggio all'amore,
all'arte, alla bellezza".
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