"Qualsiasi tipo di aggressione,
verbale o fisica, a un lavoratore o a una lavoratrice nel
sistema dei trasporti pubblici, su ferro o gomma che sia, va
combattuta e repressa. Chi non paga il biglietto scende, e lo
deve fare senza tante storie. Ricco, povero, italiano, veneto,
extracomunitario o immigrato che sia. Ora basta, è anche una
questione di civiltà, oltre che di ordine pubblico". Lo dice il
presidente del Veneto Luca Zaia sulle aggressioni a operatori
delle Ferrovie. "I dati raccolti da Trenitalia - dice - sono
impressionanti: nei soli treni circolanti sulla rete del Veneto,
nel primo semestre 2016 sono state segnalate 56 aggressioni, 14
fisiche e 42 verbali, contro un totale di 68 in tutto il 2015,
delle quali 27 fisiche e 41 verbali. Non sono numeri da Paese
civile, sono il segnale di una situazione preoccupante, di un
degrado al quale va posta fine con severità. La stragrande
maggioranza di questi comportamenti sono messi in atto da
extracomunitari e immigrati senza biglietto".
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