Ora è un uomo libero Renato
Chisso, l'ex assessore regionale veneto ai Trasporti e
Infrastrutture arrestato il 4 giugno 2014 con l'accusa di
corruzione nell'inchiesta Mose di Venezia. In particolare,
Chisso ha scontato una pena di due anni e 22 giorni tra carcere
a Pisa e domiciliari decurtata di sei mesi, tre all'anno, per
buona condotta. L'ex assessore era finito in manette per le
accuse mossegli da altri arrestati prima di lui nella medesima
in chiesta. Chisso come l'altro arrestato eccellente, l'ex
presidente del Veneto Giancarlo Galan, ha sempre respinto le
accuse. Mentre a Galan, l'unico degli arrestati ancora ai
domiciliari, era stata pignorata la villa sui Colli Euganei, a
Chisso gli unici soldi recuperati dalla Finanza sono stati 1600
euro che risultavano sul suo conto. Nella sentenza di
patteggiamento era stata inserita anche la confisca a Chisso di
due milioni di euro.
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