Lo straordinario vedutismo
ottocentesco di Ippolito Caffi, le vibranti suggestioni
esotiche, l'anelito patriottico sono al centro di una grande
mostra allestita dal 28/5 al 20/11 a Venezia, negli spazi del
Museo Correr. Esposto per la prima volta dopo 50 anni il nucleo
di oltre 150 dipinti donato dalla vedova alla città lagunare che
oggi celebra così il secolo e mezzo dalla morte dell'artista
avvenuta durante la battaglia di Lissa. Con il titolo 'Ippolito
Caffi 1809-1866. Tra Venezia e l'Oriente', la rassegna offre una
vasta panoramica della produzione del pittore, bellunese di
nascita e veneziano d'elezione, che innovò il genere della
veduta riuscendo a tradurre la struggente bellezza della laguna
con una capacità di sintesi che non ha eguali in tutto il
secolo.
I dipinti di Caffi raccontano tutte le mete da lui visitate
in un'immagine artisticamente viva, dalla quale emergono
istantanee di monumenti, architetture, spazi urbani e vita
sociale che colgono e trasmettono il volto del suo tempo.
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