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Turismo:'I luoghi di Mario Rigoni Stern'

Turismo:'I luoghi di Mario Rigoni Stern'

App in italiano e inglese di Frigo sulle orme del 'Sergente'

ASIAGO (VICENZA), 13 aprile 2015, 12:20

Redazione ANSA

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Venticinque itinerari sulle orme di Mario Rigoni Stern, un centinaio di luoghi a lui cari, descritti e geolocalizzati, oltre 250 immagini dei migliori fotografi dell'Altopiano, registrazioni audio e video su di lui: "I luoghi di Mario Rigoni Stern", disponibile in italiano e in inglese, è un'applicazione per smartphone e tablet, ma è anche un museo all'aperto, e un parco letterario virtuale, dedicato al grande scrittore e alla sua terra.

Si tratta di un inedito prodotto letterario-turistico, realizzato dal giornalista Sergio Frigo per conto del Comune e del Consorzio Turistico di Asiago e dell'Altopiano con i finanziamenti del Gal, per le edizioni Me Publisher, che mette insieme trasversalmente contenuti e tecnologie molto diverse: è una guida alla riscoperta dello scrittore, alla sua vita e alle sue opere, ma insieme anche un 'viaggio' lungo i suoi sentieri, accompagnati dalle sue stesse parole, un incontro con i suoi amici e una visita alle sue case, alla scoperta del suo mondo, dei suoi oggetti, delle sue preferenze gastronomiche e musicali: fedeli ad un suo auspicio: "Forse sono presuntuoso ma sarebbe bello che un giorno, leggendo un mio racconto, qualcuno potesse individuare il luogo e provare i miei stessi sentimenti e le mie stesse sensazioni".

Il cuore della app - spiega l'autore - sono 25 itinerari individuati e geolocalizzati partendo dai brani dei suoi libri, tra luoghi familiari, ma anche angoli nascosti e spettacolari dell'Altopiano, dal Sacrario al Monte Zebio, dalla cima del Portule ai sentieri nascosti sul versante nord del monte Ortigara; alla sua terra e alla sua esperienza appartengono però anche altri 50 luoghi descritti e localizzati nella app, dalle caverne della preistoria alle cupole degli Osservatori astronomici, dalle torbiere di Marcesina ai dipinti di Jacopo da Ponte che Mario tanto ammirava.

Non mancano naturalmente gli altri luoghi del Sergente, quelli che lo videro formarsi militarmente ad Aosta, combattere valorosamente ma con sempre minor entusiasmo sulle montagne dell'Albania, lottare per salvare se stesso e i propri uomini nella ritirata di Russia, e infine patire per oltre 20 mesi nei lager di mezza Europa per aver osato dire no al nazi-fascismo. Una galleria multimediale presenta foto inedite della sua vita e del suo mondo (compreso il suo lacero cappello d'alpino, la Olivetti su cui ha scritto tutta la sua opera, il bastone regalatogli da Mauro Corona, la stampa citata ne "La storia di Tönle", ritrovata fortunosamente grazie a un lettore). Ci sono anche le canzoni a lui care: un brano popolare ucraino, cantatogli da alcuni giovani alla sua partenza per l'Italia, dopo un viaggio sui luoghi della guerra; la canzone natalizia cimbra "Darnach", salvata in extremis dall'oblio da alcuni musicologi locali; e la canta "Le bianche", musicata dall'amico Bepi De Marzi su una poesia dello stesso Rigoni Stern dedicata alle anime dei giovani soldati morti sull'Ortigara. .
   

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