AOSTA - Dall'inizio della crisi anche in Valle d'Aosta è aumentato il numero di Neet (i giovani che non studiano, non hanno un impiego né lo cercano): alla fine del 2013 rappresentavano oltre il 19% della fascia d'età compresa tra i 14 e i 29 anni. Anche il tasso di disoccupazione giovanile ha assunto un rilievo mai toccato in Valle d'Aosta, passando dal 17,5% (del periodo precedente la crisi) al 30,9% del 2013.
Considerati il tasso di dispersione scolastica - tra i più elevati d'Italia - e la disoccupazione giovanile, sono stati messi in campo diversi strumenti per contrastare i fenomeni da subito, accertandone poi le cause per una strategia di lungo periodo. Si tratta del Piano Giovani, del Programma Garanzia Giovani e del Programma del Fondo Sociale Europeo Investimenti per la crescita e l'occupazione, che consentiranno un forte investimento sui sistemi istruzione e formazione.
Nato dalla riprogrammazione del Programma Occupazione del Fondo sociale Europeo 2007/13, il Piano Giovani stanzia circa 16,5 milioni di euro per interventi da avviare entro la fine del 2015. Complementare al Programma operativo Fse e al Piano regionale di politica del lavoro, intende sperimentare interventi che potranno essere messi in campo anche nella nuova programmazione 2014-2020. Sono cinque le priorità che l'Amministrazione regionale si è data con il Piano Giovani. Alcuni interventi sono stati realizzati e molti saranno realizzati nel corso di quest'anno in quanto il Piano concorre all'attuazione del Programma Garanzia Giovani (Youth Guarantee). Per il prossimo periodo di programmazione il Programma intende offrire a tutti i giovani fino a 29 anni un'attività lavorativa, di studio, di apprendistato o di tirocinio entro quattro mesi dal termine di un percorso di studi o dall'inizio della disoccupazione. Il Programma, che è una priorità europea, mette a disposizione circa 2,3 milioni di euro. In questo contesto occorrerà che i servizi per l'impiego possano offrire strumenti e supporto adeguati a tutti i giovani che cercano occupazione, in particolare a coloro che non studiano e non lavorano, anche rispetto alle occasioni di mobilità professionale.
Nel corso dei prossimi mesi sarà definito e pubblicato online il catalogo 2015 dei percorsi formativi: i giovani tra i 16 e i 30 anni vi potranno accedere contattando direttamente gli enti di formazione e procedendo alle iscrizioni. Sono molte le opportunità previste dal Piano Giovani e da Garanzia Giovani, dai tirocini al Servizio Civile ai percorsi di accompagnamento al lavoro alla formazione; le proposte formative in particolare di articoleranno in vari filoni: post-diploma o post-laurea, biennale post obbligo di istruzione, per stranieri, per l'acquisizione delle competenze necessarie a svolgere l'attività di imprenditore agricolo, per l'avvicinamento alle professioni turistiche e della montagna, per la conoscenza delle lingue straniere, per la qualifica di operatore socio-sanitario, per assistenti personali, per la qualifica post obbligo formativo con un corso annuale, per il raccordo scuola-lavoro, per azioni integrate di orientamento e pre-professionalizzazione finalizzate all'inserimento lavorativo di giovani con obbligo di istruzione assolto, per l'orientamento individualizzato di giovani disabili o in situazione di svantaggio sociale, per persone disabili e/o beneficiari del collocamento mirato. Alcune azioni inoltre sono state realizzate dall'Assessorato all'Istruzione e cultura. Si tratta di stage estivi, attività di promozione del successo scolastico, del multilinguismo, di stage linguistici all'estero, azioni che intervengono sulla popolazione studentesca.
I giovani sono una priorità anche della Programmazione 2014-2020 del Fondo sociale europeo. La Valle d'Aosta ha infatti a disposizione circa 26,7 milioni di euro per perseguire gli obiettivi tematici previsti nel settore della formazione professionale e dell'istruzione (Asse3). Gli obiettivi riguardano: l'integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani, in particolare dei Neet; la riduzione e prevenzione dell'abbandono scolastico precoce e la promozione dell'uguaglianza di accesso a un'istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità; il miglioramento della qualità e dell'efficacia dell'istruzione superiore e di livello equivalente e l'accesso alla stessa.
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