In Valle d'Aosta non si arriverà al
contagio zero da Covid-19 (ovvero l'assenza di nuovi casi) prima
del prossimo 13 maggio. E' la proiezione dell'Osservatorio
nazionale sulla salute delle regioni, coordinato da Walter
Ricciardi, ordinario di Igiene all'Università Cattolica, che
prevede tempistiche diverse nelle Regioni per la fine
dell'emergenza Covid-19. Riguardo alle altre regioni, in
Lombardia e Marche, verosimilmente, l'assenza di nuovi casi si
potrà verificare non prima della fine di giugno, in
Emilia-Romagna e Toscana non prima della fine di maggio. Altrove
l'azzeramento dei contagi potrebbe avvenire tra la terza
settimana di aprile e la prima settimana di maggio.
I modelli statistici stimati per ogni Regione "sono di tipo
regressivo (di natura non lineare) e, quindi, non sono di tipo
epidemiologico" ma "approssimano l'andamento dei nuovi casi
osservati nel tempo", fa sapere Osservatorio sulla salute.
Inoltre "le proiezioni tengono conto dei provvedimenti di
lockdown introdotti dai Dpcm. Pertanto, eventuali misure di
allentamento del lockdown, con riaperture delle attività e della
circolazione di persone che dovessero intervenire a partire da
oggi, renderebbero le proiezioni non più verosimili. Infine, si
sottolinea che la precisione delle proiezioni è legata alla
corretta rilevazione dei nuovi contagi, è infatti noto che
questi possono essere sottostimati a causa dei contagiati
asintomatici e del numero di tamponi effettuati". In questo
senso "le proiezioni effettuate evidenziano che l'epidemia si
sta riducendo con estrema lentezza, pertanto questi dati
suggeriscono che il passaggio alla così detta 'fase 2' dovrebbe
avvenire in maniera graduale e con tempi diversi da Regione a
Regione. Una eccessiva anticipazione della fine del lockdown,
con molta probabilità, potrebbe "riportare indietro le lancette
della pandemia" e vanificare gli sforzi e i sacrifici sin ora
effettuati".
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