"E' un'operazione quantomeno dubbia,
bisognerebbe indagare e approfondire". Così la consigliera
Nicoletta Spelgatti (Lega Vda) ha definito i contorni del
passaggio a una società milanese dell'ex hotel Gran Baita di
Cervinia, semiabbandonato dal 1973, anno in cui un rogo lo
distrusse in buona parte. La questione è stata sollevata con
un'interrogazione in Consiglio Valle.
"Per l'ex hotel - ha spiegato l'assessore regionale Renzo
Testolin - la Cervino spa ha ricevuto due offerte, una da 1,5
mln e una da un euro. Una perizia di Finaosta ha valutato
l'immobile due milioni di euro. Il cda della Cervino nel maggio
2016 ha deliberato all'unanimità l'accettazione dell'offerta di
1,5 mln con la consapevolezza che era sotto il valore della
perizia. Per quanto riguarda la successiva vendita tra privati
la Regione non ha informazioni". "Chi lo ha pagato 1,5 milioni
lo ha rivenduto a 4,3 milioni - ha replicato Spelgatti - ovvero
ha triplicato il valore in un anno. Ovvio che ci sono dei dubbi
sull'operazione".
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