Il Consiglio Valle ha approvato - 32
voti a favore e astensione di Adu - una proposta di legge che
contiene disposizioni in materia di Garante per l'infanzia e
l'adolescenza. Il testo si compone di due articoli volti a
attribuire le funzioni di Garante per l'infanzia e l'adolescenza
al Difensore civico della Valle d'Aosta a cui "spettano i
compiti di promuovere una cultura dei diritti dell'infanzia e
dell'adolescenza nell'ambito dei diritti umani, raccomandare
azioni legislative e vigilare sulla tutela dei diritti dei
minori, anche non cittadini italiani in conformità con quanto
previsto dalle convenzioni internazionali e dalle disposizioni
statali e regionali, promuovere i bisogni collettivi a livello
familiare, scolastico, formativo, urbano, ambientale, sociale,
economico e in relazione alle nuove tecnologie e ai fenomeni
migratori".
"Questa scelta - sostiene Patrizia Morelli (Alpe) -
razionalizza l'impatto finanziario, evitando l'istituzione di un
nuovo ufficio e valorizzando in modo ottimale la struttura
esistente che fa capo al Difensore civico e che sarà
opportunamente implementata". Andrea Manfrin (Lega Vda) ha
osservato: "Questa norma rappresenta un traguardo importante per
la tutela dei minori, sanando un vulnus normativo nella nostra
regione. Questa figura di Garante, per la sua unicità per
tipologia di compiti e per la molteplicità di incarichi in
aggiunta a quelli già propri del Difensore civico, dovrà avere
tutto il supporto necessario, così come da monitorare saranno le
molteplici sfaccettature delle azioni che saranno poste in
essere".
Secondo l'assessora all'istruzione, Chantal Certan, "è una
legge semplice ma di grande importanza, la tutela dei diritti
dell'infanzia e degli adolescenti deve avere un'attenzione
prioritaria, il futuro ci saprà dare i risultati
dell'applicazione di questa legge, ma è stato importante
legiferare in questo senso". Per Maria Luisa Russo (M5S)
"identificare il ruolo di Garante per l'infanzia e l'adolescenza
con il Difensore civico è limitante, il M5S ha votato ovviamente
a favore perché finalmente la Valle d'Aosta si allinea alla
normativa nazionale e finalmente i minori avranno una figura di
garanzia dei loro diritti: si tratta, però, di una figura che
non lavorerà a tempo pieno ma a tempo parziale e limitato".
Daria Pulz (Adu) ha manifestato scetticismo: "In altre
regioni le due figure non coincidono, per non oberare il
Difensore civico e per potersi avvalere di una persona
competente anche in campo psicologico, pedagogico, filosofico e
non solo giuridico. Questa nuova funzione del Difensore civico e
Garante dell'infanzia e dell'adolescenza non può non avere un
impatto significativo sul primo. È una soluzione riduttiva che
rischia di mortificare i diritti sociali dei minori". Il
capogruppo di Rete civica, Alberto Bertin, ha parlato di "lunga
gestazione di questa legge e purtroppo siamo in ritardo rispetto
alle altre Regioni, questa è una prima risposta che andava data,
e in fretta ma nulla ci impedirà nei prossimi anni di
intervenire per migliorare questa legge".
Per Jean-Claude Daudry (Uvp) "l'ufficio di Difesa civica è in
grado di dare le risposte appropriate anche assumendo le
importanti competenze di Garante dell'infanzia e
dell'adolescenza, non appena avremo una casistica come Consiglio
Valle saremo in grado di valutare se questa legge andrà
migliorata, ampliata o confermata". Infine Augusto Rollandin
(Uv) ha affermato che "certamente il carico di lavoro che
aspetta il Difensore civico non sarà indifferente, ma non
partiamo da zero, ci sono già strutture cui appoggiarsi. In
effetti, il significato della legge va nella logica di
coordinare meglio ciò che il territorio propone. Altrimenti,
l'impegno di spesa sarebbe stato maggiore. L'infanzia e
l'adolescenza non sono settori abbandonati, possiamo solo
migliorare".
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