Prosegue oggi in Consiglio
regionale lo scontro tra maggioranza e minoranza sul piano di
ristrutturazione e sul disegno per la ricapitalizzazione da 20
milioni di euro del Casinò di Saint-Vincent. Il dibattito di
oggi è stato aperto da Mauro Baccega (Epav) che ha evidenziato
che "il piano, realizzato da una task force di sette consulenti,
che non sappiamo quanto costa e quando finirà il suo lavoro, è
un documento che non ci piace perché non ha nessun costrutto".
"Non ci convince e il piano di marketing non esiste - ha detto
Baccega - non è concreto, né veritiero come sostiene l'assessore
Chatrian".
Elso Gerandin (Misto) ha descritto una "situazione
disastrosa" dell'azienda. Nel passato "sono stati dilapidati dei
soldi della Regione perché non c'è stato alcun piano che abbia
avuto un riscontro". Secondo Gerandin "la procedura di
licenziamenti è stata ereditata dalla precedente gestione e se
ci sarà condivisione nessuno rimarrà a casa: per la prima volta
il piano riporta dati precisi". L'obiettivo della
"ristrutturazione dei costi del personale attraverso la
procedura Fornero è una riduzione di 155 dipendenti entro la
fine del 2018".
A sostegno della proposta di Giunta si sono espressi ieri i
rappresentanti dei gruppi di maggioranza. "Questa maggioranza,
insediatasi il 10 marzo, si è fatta carico di un onere
impegnativo, da portare a termine in un lasso di tempo
estremamente limitato, pur di venire incontro alla comunità
valdostana e in particolare ai lavoratori della Casa da gioco",
ha spiegato la presidente della quarta Commissione Patrizia
Morelli (Alpe). "Non offrire una chance all'azienda e ai
lavoratori - ha detto in aula - sarebbe uno spreco di denaro per
le risorse precedentemente investite, uno spreco di immagine per
il marchio".
Per il capogruppo di Pour Notre Vallée, Antonio Fosson,
"l'aspetto patetico e paradossale di questa situazione è che
quelli che hanno portato il Casinò a questa situazione non
ammettano nessuna responsabilità né nei confronti del personale
né rispetto ai conti in perdita". "Con questo Piano - ha
evidenziato - noi vogliamo affrontare con serietà questo 'cadeau
empoisonné' che la precedente Giunta ci ha consegnato. Noi
vogliamo che il Casinò e i suoi dipendenti possano continuare a
esistere, perché riteniamo che la Casa da gioco sia una risorsa
per la Valle d'Aosta".
Alessandro Nogara, capogruppo dell'Uvp, ha assicurato che "la
mission di tutti i Consiglieri è quella di salvare la Casa da
gioco e tutelare i lavoratori. Nessuno ha la sfera di cristallo,
aspettiamo i risultati. Un errore del passato è stato di non
attuare i Piani per non risultare impopolari". Ed ha aggiunto:
"Nel Piano di cui discutiamo oggi ci sono le possibilità per
rilanciare i ricavi pur salvaguardando i dipendenti. Stiamo
facendo tutto ciò che ci è possibile per raddrizzare la
barca".
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