Minoranza all'attacco sul piano di
risanamento del casinò di Saint-Vincent e sul disegno di legge
di finanziamento della casa da gioco. Secondo Ego Perron,
capogruppo dell'Union valdotaine, "il piano si basa su cose
condivisibili ma anche ovvie". Dubbi sono stati espressi sul
finanziamento: "È un intervento finanziario non risolutivo,
occorreva più coraggio e meno timore del consenso popolare".
Perron ha anche criticato la scelta di non sospendere la
procedura di licenziamenti collettivi: "E' ingiusto portarla
avanti come una spada di Damocle sulla testa dei lavoratori".
Il capogruppo dell'Uv non ha risparmiato un attacco diretto
nei confronti dello stesso assessore: "Per anni ha passato a
gridare allo scandalo quando ci siamo assunti la paternità di un
finanziamento e adesso ci propone un intervento che ha come nodo
centrale una ricapitalizzazione". Secondo Perron, Chatrian "ha
inculcato nel passato un messaggio negativo nei confronti del
casinò".
Per l'ex presidente della Regione Augusto Rollandin (Union
valdotaine) il piano "non aggiunge nulla rispetto a quello che
si conosceva già, non c'è alcuna novità". Richiamando il parere
legale pro veritate sull'ipotesi di finanziamento alla casa da
gioco prospettato nella precedente Giunta, Rollandin ha detto:
"la soluzione c'era già e il parere ci da' ragione". "Ora si fa
finta - ha aggiunto - di non voler riconoscere i fondi necessari
alla casa da gioco, questo approccio è ininfluente e
inefficace".
Secondo Aurelio Marguerettaz (Uv) "in questo piano si parla
di mettere immobili a garanzia di questi presunti prestiti,
penso che sia una scorciatoia pensata da professionisti chiamati
in fretta e furia a preparare un piano; noi non abbiamo mai
voluto ipotecare gli immobili, non vorremmo che per perseguire
un progetto politico inconfessabile si facciano danni
irreparabili". Per Jean-Pierre-Guichardaz, capogruppo del Pd,
"sul tema Casinò si è fatta una battaglia politica senza
esclusione di colpi, usandolo come grimaldello per far saltare
la ex maggioranza. Un uso politico del Casinò che però lascia
disorientati, perché su questo e non su altro la nuova compagine
si è giocata la credibilità, il proprio futuro politico".
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