L'ipotesi di abolire l'esame di francese nella selezione dei medici "è il solito annuncio per andare sui giornali e farsi pubblicità, ma questo è un discorso serio". Lo ha detto oggi in Consiglio regionale il consigliere di Alpe Alberto Bertin, criticando le affermazioni dell'assessore alla sanità Laurent Viérin. "La questione che riguarda i medici - ha evidenziato Bertin - non può essere staccata dalla problematica più ampia della funzione pubblica". "Senza voler mettere in discussione i principi della nostra specificità linguistica e culturale - ha spiegato in aula l'assessore Viérin - abbiamo voluto proporre un elemento di discussione visto che abbiamo un problema di reperimento dei medici: negli ultimi tre anni ai concorsi ci sono in media 16 candidati e il 65,5% non si presenta alla prova preliminare di francese".
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