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Approvati Rendiconto e Assestamento

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Esercizio finanziario anno scorso chiude con avanzo 148 mln

AOSTA, 30 luglio 2015, 18:20

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Consiglio regionale ha approvato il Rendiconto per il 2014 (20 a favore e 14 contrari) e l'Assestamento di bilancio per il 2015 (20 a favore, 7 contrari e 7 astensioni) della Regione Valle d'Aosta. L'esercizio finanziario 2014 chiude con un avanzo di amministrazione pari a 148 milioni di euro: le entrate sono pari a un miliardo e 394 milioni, le spese a un miliardo e 53 milioni (con un calo di 131 milioni); la maggior parte di queste ultime sono spese correnti (85%) e il restante 15% è destinato agli investimenti. I residui attivi (crediti) ammontano 756 mln, quelli passivi (debiti) a 728 mln. Come spiegato dall'assessore al bilancio, Ego Perron, "al netto delle assegnazioni obbligatorie rimangono 28 milioni di euro che sono stati destinati a sanità, scuola e occupazione". "La maggioranza deve avere il coraggio di dire la verità - ha detto Patrizia Morelli (Alpe) - sulla gravità della situazione e adottare soluzioni straordinarie. Infatti, non basta riconoscere la fine di un'epoca, bisogna saper voltare pagina e intervenire". Secondo Fabrizio Roscio (Alpe) "l'impressione è che la Regione cerchi di resistere invano ad un mondo che cambia: noi dobbiamo piuttosto introdurre il concetto di resilienza, cioè dobbiamo adattarci per sopravvivere. Abbiamo utilizzato un modello che aveva abbondanza di risorse, ora le condizioni sono mutate e dobbiamo evolvere cambiando sistema". Sulla stessa lunghezza d'onda il collega Alberto Bertin (Alpe): "Non si sono utilizzate le ingenti somme di denaro a disposizione per creare un sistema economico e sociale in grado di reggersi da solo, preferendo l'assistenzialismo e il clientelismo. Manca anche oggi il cambio che imporrebbe la situazione: dai due documenti finanziari non si capisce dove si voglia andare, si cerca di accontentare un po' tutti, scontentando di fatto tutti". Chantal Certan (Alpe) ha poi aggiunto: "Tutto male? No, però abbiamo perso molte occasioni per colpa di chi, al potere, ha gestito male e non ha saputo imprimere quel cambio culturale necessario per vivere nella società contemporanea". "Le ristrettezze evidenziano le mancanze del Governo regionale - ha detto Andrea Rosset (Uvp) - e le difficoltà a difendere la nostra autonomia. Ci vuole un cambio di passo, per questo invitiamo ad un coinvolgimento istituzionale maggiore, a fatti e non a parole". Per Nello Fabbri (Uvp), "questo rendiconto è il riflesso di un bilancio di previsione che incide scarsamente sulla vita dei valdostani, dove la sanità, che era il nostro fiore all'occhiello, corre il rischio di scivolare verso il declino se non si faranno scelte programmatiche incisive". Alessandro Nogara (Uvp) si è occupato di cantieri forestali, sottolineando che "le cifre esigue a disposizione non escludono la possibilità di prevedere interventi, seppur esigui". Di agricoltura ha parlato anche Vincent Grosjean (Uvp), "settore drammaticamente dimenticato dalla Giunta: nel bilancio di previsione erano stati destinati 18,6 milioni di euro, ne sono stati investiti 16,5. Sembra che tutto vada bene, visto che c'è un avanzo, ma non è così". Luigi Bertschy (Uvp) ha chiesto alla maggioranza di "concretizzare finalmente il dialogo tanto evocato. Auspichiamo la capacità di costruire un dibattito politico in Consiglio regionale, gli approfondimenti in Commissione, per poi approvare delibere di Giunta con un consenso alle spalle. Essere precursori non significa ottenere per forza risultati migliori". Per la maggioranza sono intervenuti i capigruppo di Union valdotaine, Stella alpina e Partito democratico. "Nonostante la crisi persistente e i vincoli statali - ha commentato Joel Farcoz (Uv) - la Regione presenta i conti in regola. La necessità non più procrastinabile è quella di definire certezze e tutele del sistema istituzionale e finanziario valdostano nei confronti dello Stato. Uno Stato, che, pur manifestando collaborazione, esibisce una tendenza centralistica e giudica ogni politica locale l'origine di tutti gli sprechi". Pierluigi Marquis (Stella alpina) ha evidenziato che "lo scenario socio-economico è di difficoltà, ma la Valle d'Aosta si è difesa meglio, forse anche per un benessere di partenza più alto e grazie all'azione della Regione che ha messo in campo risorse importanti per fare fronte alla crisi. Non possiamo nascondere che sono aumentate la povertà e la disoccupazione, in particolare quella giovanile, ma abbiamo garantito un'attenzione alla persona attraverso le politiche sociali, mantenendo un sistema di welfare avanzato". Infine Jean-Pierre Guichardaz (Pd): "Per l'assestamento parliamo di disponibilità finanziarie estremamente limitate, che non lasciano spazio a molti interventi, ma devono essere centrate su capitoli precisi. Buona parte dei fondi verrà stanziata sulla sanità: l'ospedale deve diventare l'ultima ratio, va riorganizzato il territorio. Apprezziamo poi l'attenzione alle fasce più deboli, all'inclusione sociale". L'assessore regionale all'agricoltura, Renzo Testolin, ha poi sostenuto che "non c'è quindi alcun tipo di criticità delle risorse messe a disposizione da parte della Regione". Il presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha chiuso la discussione sottolineando che "l'Autonomia e la sua difesa sono stati i pilastri della nostra azione e in questo senso abbiamo lavorato".  
   

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