Con 18 voti a favore e 17 astensioni
il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha approvato un
disegno di legge che modifica la concessione di agevolazioni
alle imprese.
A presentare il testo in aula è stato Giuseppe Isabellon
(Uv). "L'obiettivo - ha spiegato - è rendere le leggi regionali
coerenti con le disposizioni europee. In dettaglio si vuole
garantire la coerenza della programmazione regionale nel settore
industria e artigianato con le direttive comunitarie e statali,
promuovendo la ricerca e l'innovazione attraverso la
valorizzazione degli elementi caratterizzanti del territorio e
del tessuto produttivo locale".
Tra le novità la costituzione di un comitato tecnico
scientifico per monitorare l'andamento del programma regionale
dell'industria e dell'artigianato. Inoltre i contributi in conto
capitale sono stati trasformati, "ove possibile", in mutui a
tasso agevolato e sono stati rivisti i massimali di aiuto alle
imprese. Infine, ha concluso Isabellon, "il sostegno alla
ricerca e allo sviluppo va nella direzione di promuovere
prioritariamente progetti con importanti ricadute territoriali,
anche in termini occupazionali".
Per Luigi Bertschy (Uvp) "si tratta di un testo obbligato e
non esaustivo rispetto alle esigenze di riorganizzazione del
settore produttivo, c'è la necessità di attivare un sistema di
aiuti che sia radicalmente cambiato e che segua l'impostazione
del nostro bilancio introducendo semplificazione e rapidità
nell'erogazione degli aiuti". Chantal Certan (Alpe) ha aggiunto:
"Bisogna intervenire in modo deciso sui settori che hanno
maggiori difficoltà e per farlo in questo momento c'è bisogno di
un testo unitario, così come lo hanno anche invocato i
rappresentanti del tessuto produttivo". Sulla stessa lunghezza
d'onda Albert Chatrian (Alpe): "Questo è un testo che non ha né
il coraggio né la forza di innovare e, soprattutto, che non
recepisce le indicazioni formulate dalle associazioni di
categoria, che invocavano uniformità e semplificazione". Per
Raimondo Donzel (Pd-Sinistra Vda), "dobbiamo investire nelle
imprese che hanno ricadute sul tessuto socio-economico della
Valle, sostenendo il nuovo che cresce; siamo invece preoccupati
perché è da un anno che si sta lavorando alla nuova legge, senza
produrre nulla, così come evidenziamo che con questo testo si
aumenta la burocrazia".
L'Assessore alle attività produttive, Pierluigi Marquis, ha
replicato che "il 2014 è stato un anno di transizione tra due
programmazioni comunitarie, che abbiamo impiegato per rimettere
a punto le strategie di rilancio del sistema produttivo
valdostano, ed è stato anche il momento della definizione della
strategia intelligente che interessa tutti i settori: si è
deciso che la Valle d'Aosta debba puntare sul brand della
montagna di eccellenza, smart e sostenibile". Il Presidente
della Regione, Augusto Rollandin, ha quindi confermato la
volontà "di andare nella direzione di delegificare e
semplificare: questo è il metodo di lavoro che ci siamo dati e
che coinvolgerà tutti i settori, non soltanto questo".
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