L'assemblea del Cpel ha espresso
parere favorevole al disegno di legge regionale che mira a
rendere possibili le assunzioni in sanità anche per coloro che
non superano la preliminare prova di accertamento di conoscenza
della lingua francese.
In questo caso, il ddl 88 prevede che il personale sanitario
e gli operatori socio-sanitari "siano comunque ammessi alle
prove successive e, qualora le superino, sono inclusi in
apposite graduatorie separate che, in caso di esaurimento o
assenza delle corrispondenti graduatorie ordinarie, possono
essere utilizzate dall'azienda Usl esclusivamente per assunzioni
a tempo determinato con contratti di lavoro subordinato di
durata pari a 36 mesi". L'azienda Usl organizzerà corsi di
francese e garantirà la possibilità di svolgere prove di
accertamento linguistico con cadenza semestrale: in caso di
superamento nell'arco dei tre anni, il contratto passerà a tempo
indeterminato, con la corresponsione dell'indennità di
bilinguismo.
Questa nuova disciplina "temporanea e sperimentale", si legge
nel ddl, fa seguito alla "particolare pressione cui il sistema
sanitario regionale è stato sottoposto negli ultimi anni,
aumentata a seguito dell'emergenza da Covid-19. Il sistema di
reclutamento previsto dalla normativa vigente non ha, infatti,
consentito di rispondere adeguatamente alla forte domanda di
nuove professionalità. In particolare, le modalità di
accertamento linguistico, nell'ambito del reclutamento a tempo
indeterminato, si sono rivelate in diversi casi non funzionali
alla necessità di una selezione qualitativamente all'altezza
della situazione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA