Alcuni creditori della Casinò de la Vallé spa hanno manifestato la propria adesione alla proposta di concordato preventivo in continuità ancor prima dell'assemblea, che si riunisce martedì 9 luglio in tribunale ad Aosta. A partire dalle 9, davanti al giudice delegato Marco Tornatore nell'aula d'udienza al primo piano, i creditori esprimeranno la propria decisione. La proposta dovrà essere accettata a maggioranza per passare al vaglio del tribunale, a cui spetta l'ultima parola, con l'omologa del concordato. Chi non dovesse essere presente all'assemblea avrà comunque 20 giorni per rendere nota la propria adesione. In base al piano di concordato, ai creditori chirografari sarà restituito il 78 per cento del dovuto, anche se nella relazione del commissario giudiziale Ivano Pagliero da maggio scorso è indicato "cautelativamente" il 60 per cento. I debiti ammontano a più di 81 milioni di euro ma l'azienda si è impegnata a pagarne 68,8 viste le riduzioni legate ai crediti chirografari.
Degli 81 milioni di debito, le voci principali riguardano le spese e i fondi relativi alla procedura di concordato preventivo (19,2 mln), i debiti verso le banche (16,3 mln di euro), il Tfr (11 mln), i debiti previdenziali (10,1 mln) e i debiti verso i fornitori (8,7 mln). I 48 milioni di euro di credito postergato dovuti a Finaosta sono invece stati trasferiti, con un ddl votato dal Consiglio Valle, nel patrimonio della casa da gioco sotto forma di un strumento finanziario partecipativo (Sfp). La richiesta di fallimento avanzata a novembre dalla procura di Aosta sarà discussa nel caso in cui la procedura di concordato non dovesse andare a buon fine. Sulle prospettive finanziarie della casa da gioco pesa anche la causa milionaria, tutt'ora in corso, tra il Casinò, la gestione straordinaria e le società del gruppo Lefebvre.
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