Alpe ritiene che il "Prefetto/Presidente Spelgatti avrebbe potuto coinvolgere di più la sua maggioranza nella scelta di respingere le famiglie siriane, tema che sicuramente verrà trattato nei prossimi giorni". Lo scrive oggi in una nota il movimento, intervenendo sull'annullamento dell'arrivo di 25 migranti siriani in Valle d'Aosta deciso venerdì scorso dal ministro dell'interno Matteo Salvini, su richiesta della presidente Spelgatti.
Alpe vuole anche "sollecitare e adoperarsi affinché questa maggioranza sappia trovare regole e passaggi condivisi umanamente e culturalmente e rispondenti ai principi di grande solidarietà che contraddistingue il popolo valdostano, lasciando da parte appetiti e sterile pietismo di chi vuole strumentalizzare la problematica".
Secondo Alpe "un paese che non sa accogliere è un paese senza futuro. E non si può trattare e parlare della situazione dei migranti solo quando ci si trova di fronte alla scelta tra accogliere o respingere. Le politiche dell'accoglienza e dell'immigrazione dovrebbero essere al centro dell'attività quotidiana della politica".
In Valle d'Aosta "il bando che è stato predisposto dalla precedente legislatura - si legge ancora nel comunicato di Alpe - prevede l'accoglienza solo di migranti uomini soli, non include le famiglie.
L'accoglienza di famiglie è avvenuta solo per i comuni che hanno deciso di ricorrere allo SPRAR, servizio di accoglienza che si concorda e condivide direttamente con il Ministero. Solo tre comuni hanno scelto questa via; gli altri si adeguarono al bando regionale. La Valle D'Aosta inoltre non si è neppure premurata fino ad ora di avere un Garante dell'infanzia e dell'adolescenza e per questo nessun tutore volontario è stato formato e può accompagnare minori stranieri soli. Questa figura è prevista per legge in ogni regione".
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