Le guide alpine valdostane Marco Camandona e Francois Cazzanelli hanno raggiunto la vetta del Lhotse, 8.516 metri, in Nepal, la quarta montagna più alta del mondo. Entrambi sono arrivati sulla vetta alle 8 del mattino (ora nepalese), senza ausilio di ossigeno. Solo pochi giorni fa Cazzanelli era salito sulla cima dell'Everest con un cliente. Per Camandona si tratta dell'ottavo 8.000 scalato senza ossigeno supplementare.
Camandona, fieri per noi e per guide valdostane - "Siamo molto fieri di aver raggiunto i nostri obiettivi, ovvero di aver portato un cliente in cima all'Everest come guide alpine valdostane e di aver salito il Lhotse senza ossigeno". Sono le prime considerazioni di Marco Camandona, rientrato al campo base dopo aver scalato il Lhotse, 8.516 metri, in Nepal.
"Siamo partiti lunedì - raggiunto al telefono satellitare - e saliti fino al campo 2 a 7.700 metri, da dove la notte scorsa siamo partiti per la cima. Alle 8 eravamo in vetta. Non è stato facile, il Lhotse è una montagna tecnicamente impegnativa. Per rientrare al campo base abbiamo impegnato tutto il giorno, ero molto stanco. Siamo pure passati sopra una grande valanga che si è staccata sopra l'icefall, sembrava di essere su un'altra montagna rispetto a prima". Come racconta Camandona (che oltre al Lhotse ha scalato le altre cinque montagne più alte della Terra, ovvero Everst, K2, Kangchenjuna, Makalu e Cho Oyu), si è trattato di un'ascensione in extremis "dato che quassù ormai tutti sono andati via, da domani arriva il monsone e il maltempo".
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