Si allontana l'ipotesi di un accordo tra Uv, Uvp, Alpe e Mouv per formare una 'casa comune' degli autonomisti in Valle d'Aosta. Nelle ultime ore la decisione di Alpe di non appoggiare un'eventuale cambio di maggioranza in Regione (dove ha 3 assessori) ha scompaginato il progetto a 4.
L'Uv, infatti, considera il 'controribaltone' come punto imprescindibile dell'accordo. Due posizioni inconciliabili a meno di sorprese dell'ultima ora. A questo punto si aprono nuovi scenari, considerando che l'Uvp difficilmente è disposta a tornare sui suoi passi (finirebbe in una posizione di debolezza all'interno della Giunta Marquis) mentre Mouv ritiene fondamentale fare prima gli Etats generaux per definire modalità e contenuti del cammino comune e poi decidere il futuro dell'amministrazione regionale. La soluzione che si prospetta è un accordo tra Uv e Uvp che in Consiglio Valle possono contare su 17 consiglieri (11+6). Aggiungendo quelli di Pd (2) e Epav (2), i numeri sono sufficienti per formare una nuova maggioranza.
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