E' stato ucciso da un colpo d'arma da fuoco sparato al collo il giovane uomo trovato bruciato sabato scorso a Fenis, vicino ad Aosta. La novità è emersa in mattinata nel corso dell'autopsia svoltasi all'ospedale Parini di Aosta. Il proiettile non è stato trovato e non ne sono stati rinvenuti frammenti.
Le coltellate di cui è stata trovata traccia non sono state fatali, contrariamente a quanto ritenuto in un primo momento. I traumi rilevati sarebbero dunque successivi alla morte e potrebbero essere stati causati dal trasporto del cadavere. L'esame autoptico è stato condotto dal medico legale Roberto Testi. L'indagine dei carabinieri è coordinata dal pm Eugenia Menichetti.
Ucciso 24-48 ore prima del rogo - E' stato ucciso 24-48 ore prima di essere bruciato in una radura vicino alla Dora Baltea. E' quanto ha rivelato l'autopsia - condotta dal medico legale Roberto Testi - sul corpo trovato semicarbonizzato nei pressi della pista ciclabile di Fenis, a circa 15 chilometri da Aosta. Due le ferite letali trovate all'altezza del collo, una è stata sicuramente provocata da un colpo di arma da fuoco e l'altra è ancora da definire. Hanno fatto collassare un polmone e lesionato la giugulare. L'uomo è morto dopo una breve agonia. Il corpo è stato quindi conservato in un luogo fresco, prima di esser trasportato a Fenis. Dall'esame autoptico è anche emerso che la vittima aveva circa 40 anni, e non 30 come ritenuto in precedenza. Le fratture al bacino e alla colonna vertebrale risalgono a dopo il decesso, forse durante il trasporto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA