"In Valle d'Aosta la Regione è inseparabile dai suoi Comuni". Lo ha detto il presidente della Regione, Augusto Rollandin, intervenendo durante le celebrazioni per il settantesimo anniversario della Reconstitution des communes valdotaines. "Grazie ai Comuni, noi ci siamo battuti contro lo spopolamento della montagna", ha aggiunto Rollandin, ricordando poi che "la recente tragedia del sisma nel Centro Italia ha chiaramente confermato che è al Comune che il cittadino fa riferimento, ed è al suo sindaco che s'indirizza, per ottenere aiuto e sostegno immediato, non allo Stato".
Nel 1946, durante una delle prime riunioni del Consiglio Valle, furono ricostituiti i 27 Comuni soppressi dal regime fascista, ai quali vennero restituiti i nomi francofoni, come al resto degli enti locali valdostani. "I nostri Comuni sono la forza motrice della nostra Regione e incarnano la diversità e la tipicità del nostro territorio e della nostra gente", ha sottolineato Andrea Rosset, presidente del Consiglio regionale.
Nel "contesto di cambiamento" seguito alla legge regionale 6 del 2014, "il fondamento per noi amministratori locali è stato e deve continuare ad essere la volontà di preservare la tradizionale ripartizione geografica dei nostri 74 Comuni, custodi dei territori e primi garanti delle peculiari necessità, espresse dai cittadini, nei confronti dello Stato", ha spiegato Franco Manes, presidente del Cpel-Celva.
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