Il taglialegna licenziato perché
coinvolto in un'indagine su presunte "timbrature allegre" per il
momento non riavrà il suo posto. Il giudice del lavoro Eugenio
Gramola ha infatti respinto la richiesta di annullare il
provvedimento disciplinare inflitto dalla Regione a Nevio
Yeuillaz, di 55 anni. L'uomo, ex vicesindaco di Perloz, dovrà
inoltre pagare 10.206 euro di spese di giudizio e 4.000 euro per
"lite temeraria". Per il suo avvocato, Giuseppe Gallenca, "il
procedimento disciplinare è una duplicazione di quello penale" e
il licenziamento, non consentendo a Yeuillaz "di redimersi", è
"in clamoroso contrasto con la Costituzione e la Dichiarazione
universale dei diritti dell'uomo".
Yeullaz lavorava a Verrès, in un magazzino dell'Assessorato
regionale dell'agricoltura e risorse naturali. Dopo il
licenziamento, come altri due colleghi, nel giugno del 2015
patteggiò per "falsa attestazione della presenza in servizio"
una pena (sospesa) di 5 mesi e 10 giorni di reclusione e 400
euro di multa.
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