La Regione farà "una segnalazione
alla Corte dei Conti per valutare l'eventuale danno
all'immagine" scaturito dalla vicenda di Nevio Yeuillaz, il
taglialegna di 55 anni di Perloz licenziato dopo essere stato
coinvolto in un indagine per presunte "timbrature allegre". Lo
ha detto Francesco Pastorino, dell'avvocatura regionale, durante
la discussione della causa di lavoro intentata da Yeuillaz per
annullare il licenziamento disciplinare. La sentenza del giudice
Eugenio Gramola è attesa tra lunedì e martedì prossimo.
Yeuillaz lavorava in un magazzino a Verrès dell'Assessorato
regionale dell'agricoltura e risorse naturali e fino al maggio
2015 era vicesindaco di Perloz. Le contestazioni che nel giugno
del 2015 lo avevano portato a patteggiare, insieme ad altri due
colleghi, una pena (sospesa) di 5 mesi e 10 giorni di
reclusione, oltre a 400 euro di multa riguardavano "13 occasioni
in cui gli era stato timbrato il cartellino e un'altra in cui lo
timbrò a un collega", ha sottolineato l'avvocato Pastorino.
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