Sono "inutilizzabili" le intercettazioni perché si riferiscono a un altro procedimento (per estorsione) le intercettazioni contro Davide Perrin (33) 2/o escluso nell'Uv alle scorse regionali, suo cugino Fulvio Perrin (30) e Cosimo Lippo (38), imputati per reati elettorali.
Per l'accusa Davide, tramite suo cugino, sei giorni prima delle elezioni consegnò 1.000 euro a Lippo dietro la promessa di voti. Lo ha stabilito il gup Colazingari accogliendo l'eccezione dell'avvocato Ascanio Donadio.
I due Perrin hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato e il giudice ha stilato un calendario per le udienze, che riprenderanno il 13 gennaio. L'accusa è rappresentata dal pm Pasquale Longarini.
Davide Perrin era stato coinvolto con un'intercettazione nell'ambito di un'inchiesta sulla lotta tra due presunti gruppi criminali - uno guidato da Cosimo Lippo, residente ad Aosta e originario di Tarando, l'altro dai due fratelli albanesi Bardh Prendi (35) e Blerim Prendi (30), di Quart - che, anche mediante estorsioni, volevano ottenere la gestione del night club 'Petra club' in via della stazione a Chatillon. Il denaro, secondo i carabinieri, fu consegnato nel pomeriggio del 20 maggio 2013 a Cosimo Lippo, in un parcheggio di Nus. Nell'udienza ci sono anche altri nove imputati, accusati di reati quali minacce, violenza privata, lesioni personali, cessioni di dosi di cocaina, favoreggiamento della prostituzione e favoreggiamento personale.
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