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No a risoluzioni, minoranza protesta

No a risoluzioni, minoranza protesta

Tensione in Consiglio regionale

AOSTA, 08 ottobre 2015, 10:31

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La decisione della maggioranza di non iscrivere le otto risoluzioni presentate oggi pomeriggio dalla minoranza ha fatto salire la tensione in serata all'interno del Consiglio regionale. L'assemblea ha respinto le proposte con 21 voti contrari e 14 a favore. Le risoluzioni riguardavano la riforma della scuola, l'agricoltura, l'apertura di comprensori sciistici, la centrale unica di soccorso, la crisi dell'edilizia, la questione catalana e le microcomunitá.
"C'era una prassi consolidata che oggi viene interrotta, non capiamo il perché" ha detto Stefano Ferrero (M5S). "Sono allibito, è grave e vergognoso non votare su argomenti così urgenti" ha aggiunto Alessandro Nogara (Uvp). Per Patrizia Morelli (Alpe) "è una situazione paradossale, mai avvenuta prima", per Alberto Bertin (Alpe) "oggi si chiude un capitolo durato 17 anni che portava maggioranza e opposizione a discutere ogni risoluzione". Albert Chatrian (Alpe) ha espresso "grande rammarico" per la decisione assunta dalla maggioranza, Luigi Bertschy (Uvp) ha chiesto al Governo se "vuole arrivare alle barricate". "Siamo sul fondo di un baratro e questa è l'attenzione ai problemi più gravi" ha aggiunto Elso Gerandin (Uvp). Infine, Laurent Vierin (Uvp) ha parlato di "prova di forza della maggioranza".
Il presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha poi spiegato che "le risoluzioni sono state presentate con la logica dell'urgenza, alcune potevano starci, molte hanno già ricevuto una risposta e non avevano urgenza, noi non votiamo contro il senso delle risoluzioni e siamo disponibili a discuterne ma non è con l'approvazione oggi che potevano cambiare le cose".
   

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