Potrebbe approdare già al prossimo Consiglio regionale, convocato per lunedì 28 luglio, la riforma bipartisan degli enti locali valdostani su cui in queste ore maggioranza e opposizione si stanno confrontando. I capigruppo sono al lavoro per limare le differenze tra le due proposte di legge rispettivamente dell'Uvp e della maggioranza (Uv e Stella Alpina) depositate in Consiglio e definire, forse già entro la giornata di oggi, un'articolato condiviso.
In tal caso il testo, prima di essere discusso in plenaria, dovrà acquisire formalmente il via libera della prima commissione consiliare e il parere del Consiglio permanente degli enti locali, che è comunque già convocato per giovedì prossimo. Il nodo principale di divergenza riguarda i livelli di governo del territorio: la proposta dell'Uvp, su cui convergerebbero anche Alpe e Pd-Sinistra Vda, ne prevede solo due (Comune e Regione), con la previsione di strumenti per l'esercizio associato delle funzioni. Il testo normativo della maggioranza introduce invece un "ente intermedio di gestione" dotato di potestà statutaria e regolamentare denominato 'Unités des communes valdotaines' sui cui l'opposizione ha avanzato riserve.
Un altro elemento di distanza sono i criteri per individuare l'ambito territoriale sovracomunale: l'opposizione indica quello del numero di residenti, mentre nella proposta della maggioranza si tiene conto sia della popolazione residente che di quella turistica.
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