Consiglio regionale della Valle d'Aosta spaccato esattamente a metà con 17 consiglieri alla maggioranza, 17 alla minoranza e un battitore libero: è l'impasse che da due settimane blocca l'assemblea valdostana, dove è in corso un tentativo di ribaltone contro la Giunta autonomista (Union valdotaine e Stella Alpina) di Augusto Rollandin da parte dell'opposizione (Pd, M5s e dagli autonomisti di centro sinistra Alpe e Uvp). Sul tavolo vi è ora una proposta di programma di governo alternativo al quale il M5s partecipa con un "contributo di idee".
La miccia è stata innescata lo scorso 26 marzo quando l'aula ha votato, con il voto di un franco tiratore, una risoluzione che chiedeva le dimissioni della Giunta e del Presidente (eletto dal Consiglio). Al rifiuto di lasciare l'incarico da parte del Governatore Augusto Rollandin e del suo esecutivo sostenuto dagli autonomisti di centro Union Valdotaine e Stella Alpina, è deflagrato il conflitto con l'opposizione che si è ritirata sull'Aventino facendo mancare il numero legale, che la maggioranza non è in grado di garantire essendosi defilato il consigliere Leonardo La Torre, eletto nelle liste dell'Union valdotaine ma ora ago della bilancia per i futuri equilibri.
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