Dopo 43 anni di festival estivi e 24 di edizioni invernali, a Pasqua (Terni, 14 - 17 aprile) va in scena la prima volta di Umbria Jazz Spring. Quattro giorni di musica eterogenea, non solo jazz, per rilanciare una regione che ha avuto notevoli danni dal terremoto anche nelle aree non direttamente colpite dal sisma ma penalizzate nel movimento turistico.
Il cartellone si muove in equilibrio tra generi diversi, tenendo conto innanzi tutto delle festività pasquali. L'apertura, la sera del venerdì santo, è affidata ad "Altissima Luce", una libera e trasversale rilettura del Laudario di Cortona compiuta da Paolo Fresu con Daniele di Bonaventura, un quartetto Jazz, l'Orchestra da camera di Perugia ed il coro Armonioso Incanto. Questo lavoro ha esordito nella scorsa edizione di Umbria Jazz a Perugia ed è stato riproposto dalla Sagra musicale umbra nella chiesa Templare di San Bevignate con diverse modifiche, anche sostanziali come l'aggiunta del coro.
Fresu e di Bonaventura hanno usato il linguaggio del jazz per "attualizzare" un testo duecentesco che affonda le radici nella religiosità popolare del Centro Italia.
Nel clima pasquale si inserisce anche il London Community Gospel Choir che canterà nella Cattedrale di Santa Maria Assunta il giorno di Pasqua e di Pasquetta. Il gospel, tipica espressione della religiosità delle comunità nere americane è di casa a Umbria Jazz fin dal 1988, con un concerto nella Basilica superiore di San Francesco ad Assisi, ma questa è la prima volta di un coro inglese.
Il festival si concluderà con un recital del duo voce - pianoforte Peppe Servillo - Danilo Rea, omaggio alla canzone d'autore, napoletana ma non solo.
Una della attrazioni di Umbria Jazz Spring è il soul di Incognito, band che, forse anche per il continuo evolversi della formazione, ha conservato una notevole freschezza nonostante i 35 anni di carriera.
Jazz più ortodosso è invece quello del trio di Piero Odorici con Roberto Gatto alla batteria e del quartetto di Chico Freeman, sassofonista che partito dai movimenti dell'avanguardia di Chicago, la sua città, è poi approdato ad un jazz più orientato verso la tradizione.
Decisamente sul piano del divertimento si collocano i Funk Off, street band che è diventata una specie di cartolina musicale di Umbria Jazz, anche nelle trasferte all'estero, e Sammy Miller and the Congregation, una band che fa del buonumore il proprio manifesto programmatico.
Poco dopo la conclusione di Umbria Jazz Spring si terrà al teatro Lyrick di Assisi, il 4 maggio, il concerto di beneficienza che Pat Metheny ha voluto regalare all'Umbria in sostegno delle popolazioni terremotate.
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