È stato consegnato ufficialmente
alla gestione dell'ospedale di Perugia di cui diverrà un
reparto, l'ospedale da campo della Regione Umbria, al momento
installato nei pressi del nosocomio perugino.
"Una struttura, di cui si è dotata la Regione Umbria che sarà
estremamente utile nelle emergenze, Covid e non", ha affermato
la presidente Donatella Tesei che ha espresso soddisfazione per
la realizzazione del progetto nato dall'idea della stessa
Regione e finanziato dalla Banca d'Italia.
Alle operazioni di collaudo, avvenute prima della messa a
disposizione dell'Azienda ospedaliera del capoluogo, ha
assistito anche l'assessore regionale alla Protezione Civile
Enrico Melasecche. "Siamo riusciti - ha detto - a portare a
compimento un ottimo e utile progetto per l'intera comunità
regionale, nonostante la complessità del momento emergenziale
che influisce sulla possibilità e sulle tempistiche di trovare
le attrezzature necessarie, in una fase in cui in tutto il mondo
cerca di accaparrarsi strutture e apparecchiature di questo
genere".
"La struttura - ha detto il Direttore Generale dell'Azienda
ospedaliera di Perugia, Marcello Giannico - permette di ampliare
l'offerta di posti letto anche in terapia intensiva dedicati al
Covid, divenendo di fatto un nuovo reparto dell'ospedale".
La struttura è composta da 10 posti di terapia a bassa
intensità, 16 di terapia subintensiva e 12 di terapia intensiva,
dotato di macchinari di ultima generazione e attualmente
collegato con i gas medicali dell'ospedale così come i report
dei macchinari vengono caricati in remoto sul computer
dell'Azienda ospedaliera.
"La struttura campale strategica - ha affermato il direttore
regionale Stefano Nodessi - potrà tornare utile anche per future
emergenze. Ad oggi è un tassello fondamentale della cura del
Covid, a tal proposito vorrei sottolineare che, oltre a
strutture del genere, per debellare e prevenire il virus è
necessario tenere comportamenti responsabili, anche rispettando
le restrizioni dell'ultima ordinanza. Un sacrificio necessario
che dobbiamo fare".
A livello tecnico, l'ospedale da campo è dotato sia di
riscaldamento sia di aria condizionata, nonché di gruppi di
generazione in grado di farlo funzionare anche in caso di
mancanza energia elettrica. È altresì attrezzato di cinque
serbatoi di acqua, per un totale di 26.000 litri, che gli
permettono di funzionare in tutte le condizioni: le acque
vengono depurate in ingresso e anche, per motivi di maggiore
sicurezza per l'ambiente, in uscita. Si tratta - sottolinea la
Regione - di una struttura ospedaliera a tutti gli effetti.
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