La Giunta regionale dell'Umbria ha
stanziato in data odierna fondi pari ad 1.292.282,66 euro per
finanziare "Interventi per la tutela, la valorizzazione e la
messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale,
nelle aree di rilevanza strategica tale da consolidare e
promuovere processi di sviluppo".
Le risorse si aggiungono alla dotazione iniziale di 4.000.000,
stanziati in seguito all'avviso ricognitivo propedeutico alla
predisposizione di un programma regionale di interventi
specifici in tal senso.
Si tratta, nello specifico, degli interventi relativi al "Teatro
Comunale F. Torti" di Bevagna finanziati con risorse pari ad
240.000 euro per opere di adeguamento impiantistico e
funzionale, e di quelli relativi al "Chiostro di S. Agostino" di
Montefalco finanziati con 295.000 euro per la riqualificazione
dell'ex refettorio annesso al chiostro stesso.
Hanno inoltre trovato accoglimento gli interventi relativi al
secondo stralcio del "Museo archeologico e Pinacoteca E. Rosa"
di Amelia con un finanziamento pari a 317.282,66 euro e a quello
del "Museo della Città di Palazzo Trinci" di Foligno, con un
finanziamento pari a 240.000 euro.
Infine, è stato finanziato l'intervento del Comune di Narni
denominato "Recupero funzionale, restauro e allestimento del
Teatro di Palazzo presso il Palazzo Comunale", che, già
finanziato con 1 milione di euro, ha richiesto un incremento di
200.000 euro resosi necessario per un aggiornamento progettuale
che contemplasse alcuni voci di spesa, al fine di rendere più
sostenibile la realizzazione di alcune opere già previste in
appalto, e ciò anche in ragione della particolare complessità
delle opere di restauro oggetto di intervento.
"Con queste nuove linee di intervento - ha affermato l'assessore
regionale alla Cultura Paola Agabiti - l'amministrazione
regionale intende dare un prezioso contributo a istituzioni e
realtà culturali umbre che hanno deciso di investire nei loro
spazi e nei luoghi in cui sono attive e in cui esercitano la
loro opera culturale a favore di un pubblico vasto e fortemente
interessato. L'attenzione agli spazi condivisi della cultura
vuole essere patrimonio della regione Umbria e sta a significare
la profonda centralità del patrimonio intellettuale, di sapere e
di conoscenza quale strumento e veicolo di crescita per una
intera comunità".
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