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Relazione del difensore civico della Regione per il 2023

Relazione del difensore civico della Regione per il 2023

Nel documento inviato all'Aula registrate 130 istanze

PERUGIA, 04 aprile 2024, 16:38

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il difensore civico della Regione Umbria, Marcello Pecorari, ha inviato all'Assemblea legislativa la Relazione in merito all'attività svolta nel 2023.
    Il suo ruolo - ricorda una nota dell'ente - è quello di svolgere una funzione di garante dell'imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione ponendosi come figura di mediazione e raccordo tra il cittadino e l'ente pubblico in una costante attività di impulso e sollecitazione nei confronti di quest'ultimo attraverso la segnalazione, su richiesta dei diretti interessati ma anche di propria iniziativa, di disfunzioni, carenze o ritardi. L'accesso alla difesa civica è gratuito.
    Nel corso del 2023, sono state registrate complessivamente 130 istanze, oltre ad un numero consistente di contatti, telefonici, via mail e in presenza, che non vengono rubricati in quanto trattasi di semplici richieste di informazioni o di richieste il cui ambito non risulta essere di competenza della difesa civica regionale. Queste ultime spesso si concludono con la semplice risposta telefonica o, ove possibile, i cittadini vengono indirizzati ai giusti interlocutori.
    Va segnalato un aumento delle istanze in materia di riesame avverso dinieghi e/o mancate o parziali risposte da parte di enti ai sensi dell'articolo 25 della Legge 241/1990.
    "Molte richieste di riesame - spiega Pecorari nella relazione - sono state formalizzate dai diretti interessati, in altri casi, invece, sono pervenute da legali nominati dagli interessati. Numerose richieste hanno interessato gli enti locali della regione, dai quali abbiamo sempre avuto puntuale risposta e collaborazione. Altre istanze hanno riguardato problematiche di natura ambientale e di carattere generale.
    Preme sottolineare che è stata riscontrata ottima collaborazione con le direzioni ospedaliere e da parte delle direzioni regionali. Da questi enti, dalle aziende sanitarie e dagli uffici regionali, è sempre pervenuta puntuale risposta, prevalendo sempre la volontà di fare tutto quanto possibile per andare incontro al cittadino allo scopo di ridurre ed eliminare eventuali disservizi, adottando tutte le azioni possibili per risolvere eventuali problematiche. Molti cittadini contattano l'ufficio del Difensore civico manifestando una certa difficoltà a muoversi all'interno dei portali comunali e regionali, o per trovare uffici o referenti per le diverse esigenze. E' emerso, infatti, che a volte la Pubblica Amministrazione viene percepita come un soggetto difficile da raggiungere e con il quale non sempre è facile avere una interlocuzione, preferendo ricorrere al Difensore civico regionale proprio per la facilità di accesso, informale e gratuita".
    "Le materie sanità e sociale - prosegue il difensore civico - sono quelle che hanno registrato maggiori accessi, ma è notevole il dato, peraltro in crescita, dedicato alle istanze relative a tematiche ambientali. Un altro dato che risulta in crescita, è quello relativo alle richieste di riesame al difensore civico in materia di diritto di accesso, in particolare ai sensi della legge 241/1990. I servizi di comunicazione organizzati dall'ufficio stampa dell'Assemblea legislativa all'interno della rubrica 'Il Punto' trasmessi su tv, radio locali e on-line, oltre ai comunicati stampa pubblicati sui quotidiani locali, hanno rappresentato un ottimo strumento per far conoscere la figura del difensore civico. Anche le associazioni di volontariato presenti nella nostra regione e che operano in ambito sociale e sanitario, e gli eventi con queste organizzati, hanno contribuito molto a far conoscere la figura del difensore civico".
    "Gli incontri pubblici con le scuole, con l'Università per stranieri di Perugia, gli incontri nelle scuole organizzate con il Coni regionale e con le associazioni di volontariato, ma anche gli eventi organizzati dalla Rete dei difensori civici nazionali, dei quali è stata data ampia comunicazione attraverso i quotidiani e le trasmissioni prodotte dall'ufficio stampa dell'Assemblea legislativa, hanno contribuito ad accrescere la conoscenza dell'Istituto e le relazioni con gli interlocutori".
    Il difensore civico regionale si relaziona e cura rapporti di reciproca informazione e collaborazione con gli organismi di difesa civica di altre Regioni, nonché con organismi attivi a livello nazionale ed internazionale e con il Mediatore europeo (articolo 6, legge regionale 30/2007).
    Il presidente del Coordinamento dei difensori civici delle Regioni e delle Province autonome italiane è Marino Fardelli, difensore civico della Regione Lazio. Il difensore civico della Regione Umbria, Marcello Pecorari, è vice presidente del Coordinamento insieme al difensore civico della Regione Basilicata.
    Nel settembre scorso si è svolta a Roma, la conferenza internazionale degli Ombudsman (difensori civici), un momento di grande condivisione fra difensori civici, rappresentanti governativi, esperti e accademici provenienti da tutto il mondo.
    Un'occasione unica e una partecipazione numerosa (circa 250 ospiti) per condividere esperienze, best practice e approfondire il ruolo fondamentale dei difensori civici nel garantire una governance aperta e responsabile. L'evento si è tenuto a Roma presso la Camera dei deputati.
    Con la nomina del Garante regionale delle persone con disabilità, avvocato Massimo Rolla, avvenuta nel luglio 2022, le richieste pervenute all'Ufficio del difensore civico sono state condivise e nel 2023 si è svolto un incontro tra i rappresentanti dei due istituti stabilendo anche una fattiva collaborazione che continua tuttora, con l'unico obiettivo di tutelare i diritti di soggetti con disabilità.
    L'obiettivo primario e l'impegno principale del difensore civico regionale - prosegue la nota - è quello di tutelare e favorire il dialogo e i rapporti con la pubblica amministrazione di tutti i cittadini, soprattutto quelli più fragili e deboli che, come è stato registrato in questi primi anni di attività, hanno dimostrato di avere maggiore difficoltà nel rapportarsi con le pubbliche amministrazioni e, quindi, a vedere garantiti i propri diritti.
   

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