Nella seduta pomeridiana di
giovedì della Seconda commissione, presieduta, da palazzo
Cesaroni, dal vicepresidente Vincenzo Bianconi (il presidente
Valerio Mancini ha preso parte alla riunione in
videoconferenza), sono stati approvati due pareri, entrambi con
il voto favorevole dei commissari di maggioranza e contrario di
quelli della minoranza.
In apertura di seduta - riferisce un comunicato della Regione
- la commissione si è espressa sul parere al disegno di legge
della Giunta regionale concernente le "Disposizioni per la
formazione del bilancio di previsione 2022-2024 della Regione
(Legge di stabilità regionale 2022)", rimettendosi poi al voto
sull'atto della Prima commissione (assegnato per competenza). Il
voto sul parere al documento, sul quale si sono espressi
favorevolmente i commissari Valerio Mancini, Eugenio Rondini,
Manuela Puletti, Francesca Peppucci, Stefano Pastorelli (Lega),
contrari Vincenzo Bianconi (Misto), Fabio Paparelli (Pd), Thomas
De Luca (M5s-ha sostituito il consigliere Michele Bettarelli-Pd)
era stato rinviato nella scorsa seduta di martedì 7 dicembre per
mancanza del numero legale.
La commissione ha poi dato luogo ad una lunga disamina del
Regolamento di attuazione della legge regionale 22/2008 che
detta "Norme per la ricerca, la coltivazione e l'utilizzo delle
acque minerali naturali, di sorgente e termali". Modifiche ed
integrazioni alla legge erano state approvate dall'Aula nello
scorso marzo.
Sull'atto si sono espressi favorevolmente: Mancini, Rondini,
Puletti Peppucci, Pastorelli (Lega), contrari Bianconi (Misto) e
De Luca (M5s). Approvate alcune proposte di modifica al testo,
sostanzialmente di carattere prettamente tecnico, proposte sia
dall'assessorato che dagli uffici legislativi di palazzo
Cesaroni. Bocciate invece alcune proposte di modifiche, per lo
più sostanziali, all'articolato presentate da Vincenzo Bianconi
(Gruppo misto) e Thomas De Luca (M5s).
Prima del voto finale sull'atto, i commissari si sono
espressi, bocciandola (contrari quelli di maggioranza,
favorevoli quelli di minoranza), su una proposta di Bianconi che
prevedeva di allegare al Regolamento alcune osservazioni che, in
sostanza, sintetizzavano quanto proposto, nel corso della
disamina dell'atto, sia da lui che da parte di De Luca. Nello
specifico - prosegue il comunicato - veniva chiesto alla Giunta
che: "Il regolamento dovrebbe specificare i criteri oggettivi,
le modalità e le tempistiche con riferimento alla verifica della
'professionalità e solidità economica' dei soggetti ammissibili
alla procedura di concessione delle sorgenti; di specificare le
modalità tecniche per verificare lo stato quali-quantitativo del
bacino idrico anche alla luce delle conseguenze dei cambiamenti
climatici al fine del suo mantenimento e garantire anche il
deflusso minimo vitale finalizzato alla protezione della flora e
fauna; garantire il ripristino dei luoghi e dei bacini idrici,
suggerendo di prevedere la sottoscrizione di una fideiussione da
parte dei concessionari per poter effettuare tali interventi di
ripristino anche in caso di dissesto finanziario del
concessionario". Infine è stato sottolineato che "il regolamento
dovrebbe specificare le modalità e i criteri con le quali viene
definita una 'area di salvaguardia".
Motivando il suo voto contrario alla proposta di Bianconi,
Mancini ha sottolineato come, nel suo iter in commissione, la
legge sia stata modificata attraverso interventi nella sua quasi
totalità dell'articolato, "esaudendo ogni occasione di
miglioramento. Questo regolamento - ha detto - rappresenta una
corretta sintesi della legge".
Per Bianconi, come ha tenuto a sottolineare prima del voto
finale, "la legge ha carenze infinite e questo regolamento non
risolve i tanti punti lasciati in sospeso. Anzi lascia praterie
che pagheranno tutti gli umbri". Sulla stessa linea De Luca che
ha tra l'altro rimarcato come "tutto il mondo si sta occupando
dei cambiamenti climatici. Serve una normativa regionale che
specifichi in maniera molto più dettagliata l'accesso alle
risorse idriche".
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