La necessità che l'Italia si doti
della figura del difensore civico nazionale è stata sottolineata
nel corso di un incontro on-line, coordinato dal difensore
civico della Regione Umbria, Marcello Pecorari, con i colleghi
di altre regioni italiane.
Hanno partecipato, fra gli altri, all'iniziativa, il difensore
civico della Valle d'Aosta, Enrico Formento Dojot, presidente
del Coordinamento della rete italiana dei difensori civici,
Sandro Vannini, difensore civico della Regione Toscana, e
Antonia Fiordelisi, difensore civico della Regione Basilicata,
questi ultimi vicepresidenti del coordinamento.
Quella del difensore civico nazionale - è stato evidenziato - è
una figura che manca, presente invece in molti altri Paesi
europei, sia pure con altri nomi: il "Mediateur" in Francia, il
"Defensor del pueblo" in Spagna o il "Parlamentary commissioner"
dell'Inghilterra. Senza questa figura, è stato ribadito nel
corso del'incontro, manca un'adeguata interlocuzione con il
ministero, cui attualmente si cerca di supplire con la rete dei
difensori civici, che non può avere un'adeguata legittimazione.
"Il difensore civico non è l'avvocato del cittadino - ha detto
il presidente del Coordinamento Formento Dojot, secondo quanto
riferisce la Regione Umbria - ma difende l'osservanza della
legge recependo istanze dei cittadini, deve farsi interprete
delle aspettative dei cittadini. Di fatto, rappresenta un
supporto anche agli organi giurisdizionali, sgravandoli di un
considerevole numero di possibili controversie minori e da
contenziosi che possono essere risolti in via amichevole. Ed è
un valore aggiunto per l'amministrazione pubblica sulla via
della correttezza e della rapidità nel dare risposte".
Le istanze dei cittadini riguardano soprattutto la salute e il
difensore civico, come è stato rilevato da più parti, si trova
spesso ad essere un sostegno per i più fragili nella soluzione
di problemi che possono apparire insormontabili, stretti fra le
maglie della burocrazia. "Finalmente una persona che mi ha
ascoltato e mi ha fatto capire come stanno le cose", è una frase
che i difensori civici di ogni parte d'Italia hanno detto di
sentire sempre più spesso dai cittadini che si rivolgono a loro,
specialmente dai più anziani.
Sono intervenuti all'incontro anche Lodovico Principato, garante
per il contribuente Umbria, istituito presso l'Agenzia delle
entrate di Perugia, Elena Brugnone, dell'associazione Umana
onlus di Perugia, che si occupa di volontariato nella promozione
del diritto alla salute, e i difensori civici delle Province di
Trento e Bolzano, Gianna Morandi e Gabriele Morandell. Ha
portato il saluto dell'Assemblea legislativa umbra la
vicepresidente Paola Fioroni.
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