"Vini e cammini" è il nuovo
progetto di promozione turistica, finanziato dal ministero del
Turismo con un investimento di circa un milione e 700 mila euro,
per le azioni di comunicazione e promozione, proposte dalle
Regioni Umbria, Lazio, Marche, Toscana ed Emilia-Romagna.
Porterà l'attuazione di interventi lungo i tracciati dei cammini
religiosi di San Francesco, San benedetto e Via Lauretana ed è
stato presentato al Vinitaly di Verona.
Le Regioni interessate adesso si uniscono per la
valorizzazione del turismo lento e delle loro eccellenze
enogastronomiche. Un progetto che arriva dopo il grande successo
di "Cammini aperti", l'evento nazionale più importante dedicato
ai cammini, con 42 escursioni tenutesi in tutta Italia, grazie
ad una strategia di promozione congiunta di tutte le aree del
Paese.
I dettagli della nuova iniziativa sono stati illustrati
all'interno del palaexpo dove si tiene Vinitaly, alla presenza
dei vari rappresentanti istituzionali delle regioni interessate.
"L'Umbria insieme alle altre - ha spiegato Paola Agabiti,
assessore regionale al turismo - valorizzano una nuova sinergia,
grazie sempre al supporto del ministero del Turismo, per
promuovere le eccellenze agroalimentari dei diversi territori
che si possono apprezzare lentamente lungo la via di San
Francesco, di San Benedetto, della via Lauretana, piuttosto che
sul cammino francescano della Marca".
"Vini e cammini" è dunque un vero viaggio nel centro della
Penisola, per scoprire angoli nascosti di una "Italia che non
sapevi, da apprezzare ancora di più, specie con la bella
stagione", sottolineano gli ideatori del progetto, da apprezzare
specie con la bella stagione. Un viaggio lento che idealmente
muove i primi passi partendo magari proprio dall'Umbria, la
regione capofila del progetto nonché terra principe di cammini,
per numero e qualità degli itinerari.
La via di Francesco è sicuramente uno dei più famosi e si
snoda lungo più regioni. Nel "cuore verde d'Italia" uno dei
tratti più ricco di suggestioni è quello sulla "Via del sud", da
Spoleto ad Assisi, da affrontare in piedi, ma anche in
bicicletta, la cui parte centrale è la "Valle Umbra", tanto cara
a San Francesco. Numerose abbazie, pievi e conventi testimoniano
il fascino spirituale di questo territorio, che racchiude centri
ricchissimi di arte e storia.
Il paesaggio è caratterizzato da boschi, nelle parti più
alte, mentre scendendo più in là, lasciata Foligno, c'è la
fascia olivata Spoleto - Assisi, che ha ottenuto il
riconoscimento "Giahs" come patrimonio rurale di rilevanza
mondiale della Fao. Il paesaggio qui è un patrimonio unico e
irripetibile, che è il risultato millenario di cultura non di
natura spontanea. La coltivazione dell'ulivo rappresenta in
questa parte della via un esempio di "paesaggio culturale
vivente", ovvero un'opera combinata della natura e dell'uomo.
E quando è giunto il momento di degustare non si può non
pensare alla produzione vitivinicola, in particolare al
Sagrantino di Montefalco Docg e al Rosso di Montefalco Dop,
oltre al Trebbiano Spoletino Doc e all'olio Dop che in Umbria è
un vero e proprio oro verde.
Un altro prodotto citato è il sedano nero di Trevi, un
presidio slow food nonché risorsa iscritta al registro regionale
della agrobiodiversità.
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