La Treccani celebra san Valentino,
primo vescovo di Terni nato nella prima metà del IV secolo, e fa
chiarezza sulla festa degli innamorati, in una voce del
Dizionario Biografico degli Italiani a cura di Edoardo D'Angelo.
Al vescovo ternano è legata l'attribuzione del patronato sugli
innamorati, derivata però da eventi molto più tardi che niente
hanno a che vedere con la realtà storica del personaggio. Fu
infatti Papa Gelasio I, intorno al 495, che decise di abolire la
lasciva festa pagana dei Lupercalia, legata ai riti pagani di
fertilità e purificazione tipici della fine dell'inverno, che
andava dal 13 al 15 febbraio. In questo modo Valentino di Terni,
la cui festa cadeva il 14 febbraio, venne assunto come il
protettore degli amori casti e verecondi, delle unioni legali e
ufficiali, diventando così negli anni più celebre di Papa
Gelasio I.
Ancora più estraneo e posticcio il prolungamento di questa
prima deviazione culturale: la fortunata associazione tra amore
e giorno di san Valentino, che ha avuto e ha una diffusione
eccezionale soprattutto nei Paesi di cultura anglosassone. Essa
fu probabilmente introdotta, si discute se ex nichilo o
appoggiandosi a qualche tradizione, dallo scrittore inglese
Geoffrey Chaucer (1343-1400), nel poema Il parlamento degli
uccelli. Qui, associando la ricorrenza di Valentino al
fidanzamento di Riccardo II d'Inghilterra con Anna di Boemia, il
poeta chiama il santo a sovrintendere alla festa dell'amore che
a febbraio inoltrato s'impadronisce di tutte le creature
disseminate sulla Terra da madre Natura, uccelli compresi
(Oruch, 1981).
Il Dizionario Biografico degli Italiani, con i suoi 40.000
profili, tutti pubblicati in rete, traccia una biografia
collettiva degli italiani che hanno contribuito alla storia
artistica e politica, scientifica, religiosa, letteraria ed
economica dalla caduta dell'impero romano d'occidente ad oggi.
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