Arriverà il 9 giugno prossimo la
sentenza della Corte d'appello di Perugia nel processo per le
presunte irregolarità compiute nell'espulsione dall'Italia di
Alma Shalabayeva e della figlia Alua, poi entrambe tornate nel
Paese. I giudici hanno infatti rinviato oggi l'udienza a quella
data per le ultime eventuali repliche e quindi la camera di
consiglio.
Tra gli imputati nel processo, tutti condannati a vario titolo
in primo grado, l'ex capo della squadra mobile di Roma Renato
Cortese e l'allora responsabile dell'Ufficio immigrazione della
questura Maurizio Improta. Tutti hanno sempre sostenuto la
correttezza del loro operato.
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