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Lavoro: card. Bassetti, salvate fabbrica castagne di Marradi

Lavoro: card. Bassetti, salvate fabbrica castagne di Marradi

'MI piange il cuore per la chiusura, in guerra ci salvò da fame'

ROMA, 11 febbraio 2022, 15:56

Redazione ANSA

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Un appello accorato per salvare una fabbrica arriva dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti. "Sapere che a Marradi, mio paese natale, chiude la fabbrica delle castagne mi fa piangere il cuore. Nell'immediato secondo dopoguerra, dopo essere scampati alla terribile strage di Crespino e Fantino, con 44 uomini fucilati dai nazifascisti, se siamo sopravvissuti per anni alla fame lo dobbiamo anche ai castagni di Marradi", ricorda l'arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.
    "Ricordo bene quando da bambino, come tanti miei concittadini di quelle zone, andavo a cercare le castagne nelle marronete, insieme a mamma e papà, portando a casa quei saporiti e preziosi marroni, che poi per mesi le nostre madri cuocevano in tanti modi per metterli in tavola a colazione, pranzo e cena per sbarcare il lunario, come in passato avevano fatto i nostri antenati per intere generazioni. Grazie ai marroni, siamo sopravvissuti alla guerra e alla fame. Grazie ai marroni, di sicuro fra i migliori in Italia, nell'epoca dell'industrializzazione è sorta la fabbrica, che ha dato lavoro e prosperità a tanti abitanti della zona. Ora, mentre siamo tutti preoccupati per la crisi dovuta alla pandemia, faccio appello - dice il card. Bassetti - affinché la fabbrica dei marroni resti a Marradi, per continuare a dare lavoro agli 80 dipendenti, il 90% donne, che lavorano per sostenere le loro famiglie, in un territorio già fragile dal punto di vista socio-economico e con poche possibilità di lavoro".
    Bassetti sottolinea ancora: "Come cittadino marradese, anzi, come sopravvissuto grazie alle castagne di Marradi, rivolgo un accorato appello ai responsabili del Fondo Investindustria che controlla Italcanditi, titolare di Ortofrutticola del Mugello, al Governo italiano, attraverso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a tutte le autorità competenti delle Regioni Toscana ed Emilia-Romagna e dei comuni interessati, e alle forze sindacali, perché sia trovata al più presto una soluzione onorevole e basata sui valori costituzionali del lavoro, della solidarietà e della giustizia sociale, per far proseguire a Marradi l'attività della fabbrica delle castagne".
   

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