/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Radioterapia a bambino più del prescritto, in due a processo

Radioterapia a bambino più del prescritto, in due a processo

Per accusa provocò patologia cerebrale, ipotesi lesioni colpose

PERUGIA, 23 novembre 2021, 11:00

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

All'età di sei anni è stato sottoposto all'ospedale di Perugia a una radioterapia alla testa risultata del 200 per cento superiore a quella prescritta nell'ambito di un trattamento per curare una grave forma di leucemia: è l'accusa che la Procura del capoluogo umbro contesta a un fisico-medico e all'allora dirigente medico della struttura complessa di radioterapia che aveva in cura il piccolo paziente, per i quali ha disposto la citazione in giudizio con l'accusa di lesioni personali colpose. Un trattamento che tra l'ottobre e il novembre del 2016 - sempre in base alla ricostruzione del pm - ha provocato nel bambino una patologia cerebrale dalla quale è scaturita "una grave regressione nelle capacità di cognizione e di ragionamento e un notevole deficit di coordinazione".
    A notare i primi problemi nel piccolo, è stata la madre. In seguito a vari esami e controlli era stata accertata la nuova patologia. La famiglia ha così sporto denuncia-querela attraverso l'avvocato Laura Modena.
    Nel capo d'accusa nei confronti del fisico medico si parla di "macroscopico errore di determinazione e calcolo della dose di irradiazione precauzionale encefalica" per il bambino. Indicata in 4,5 Gray a seduta "per un'irradiazione complessiva di 36 Gray (in forza di otto sedute), così da discostarsi e sostanzialmente aumentare del 200 per cento la dose di radioterapia prescritta al minore dal medico che lo aveva in cura" che aveva prescritto "una dose pari a 1,5 Gray per ogni seduta".
    L'allora dirigente medico della struttura complessa di radioterapia oncologica è stata invece citata in giudizio in quanto "essendo titolare di una posizione di garanzia" nei confronti del bambino "ometteva di controllare e verificare che l'esecuzione del trattamento radioterapico fosse effettuata nei termini e nelle dosi rigorosamente indicati, così da contribuire causalmente all'insorgenza della patologia cerebrale che non si sarebbe verificata ove avesse compiutamente controllato la correttezza del trattamento radioterapico".
    Perché è avvenuto l'errore e a stabilire eventuali responsabilità sarà ora il processo a doverlo stabilire.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza