"Il commento per questo quinto
anniversario dalla scossa del 26 ottobre 2016 è che negli ultimi
18 mesi la ricostruzione è partita grazie al legislatore
nazionale, ai Comuni e al lavoro straordinario del commissario
Giovanni Legnini". A dirlo all'ANSA è Valeria Mancinelli,
sindaca di Ancona, presidente di Anci Marche e coordinatrice
della Anci regionali coinvolte nel sisma del Centro Italia.
L'occasione, stamani a Camerino, a margine dell'evento
organizzato dalle Anci regionali di Abruzzo, Marche, Lazio e
Umbria, in collaborazione con Anci nazionale, per tracciare un
bilancio a cinque anni dal terremoto.
Un momento di confronto con gli attori istituzionali e i
soggetti del territorio sulla ripresa e la ripartenza dei Comuni
interessati dal sisma. "Cinque anni dopo, la comunità di questi
territori è ancora lacerata e ferita, ma allo stesso tempo si
sta rimettendo in moto con la ricostruzione", ha aggiunto
Mancinelli che ha ricordato anche come "nelle zone terremotate
si sono sommate due emergenze, quella del sisma e quella
pandemica".
A preoccupare la presidente di Anci Marche, è però il rincaro
dei prezzi delle materie prime e la difficoltà a reperire le
imprese edili: "Adesso paradossalmente c'è l'effetto congestione
- spiega - C'è una tale mole di investimenti possibili, pubblici
e privati, che produce troppa domanda di manodopera, materiali,
attrezzature e di professionisti, a fronte di una scarsità di
offerta". "Su questo non si possono fare miracoli - ha
sottolineato Mancinelli - ma possono essere prese una serie di
misure per spalmare nel tempo alcuni interventi che evitino
questo effetto picco e questo effetto collo di bottiglia".
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