Sessantotto furti, consumati o
tentati tra dicembre e marzo in diverse località della provincia
di Terni, tra ristoranti, capannoni industriali, negozi e
palestre, fino ad una scuola elementare: è quanto contesta la
squadra mobile ternana a due cittadini romeni, entrambi
domiciliati a Napoli, arrestati in esecuzione di un'ordinanza di
custodia cautelare in carcere.
I due, già inquisiti in passato per reati contro il
patrimonio, sono un ventisettenne, fermato venerdì nel capoluogo
campano, e un venticinquenne, rintracciato oggi dalla polizia
alla frontiera di Ventimiglia (Imperia). Un terzo indagato di 35
anni, destinatario dello stesso provvedimento, è attualmente
ricercato.
Nel corso delle indagini coordinate dal sostituto procuratore
Camilla Coraggio - è stato detto in una conferenza stampa
convocata in questura - è stato accertato che i due, considerati
dei 'trasfertisti' in quanto senza legami con il territorio,
hanno compiuto dei veri e propri raid, con furti commessi in
rapida successione in orario notturno in attività vicine tra
loro, alcune sprovviste dei sistemi di videosorveglianza. I due
raggiungevano l'Umbria di sera, compivano i furti e nel corso
della stessa nottata, nonostante il coprifuoco, facevano ritorno
in Campania. Ventisei i colpi messi a segno a Terni, 18 ad
Amelia, 12 a Narni, cinque ciascuno a Orvieto e Fabro, cui si
aggiungono - sempre secondo la polizia - altri due commessi a
Potenza.
Il valore complessivo della refurtiva, stando ad una prima
stima, supera i 300 mila euro, tra strumenti tecnologici,
automezzi, macchinari e denaro in contante. Tra i furti più
ingenti uno da oltre 100 mila euro di bottino ai danni di una
ditta di impianti tecnologici di Orvieto e un altro da circa 35
mila euro commesso a Fabro, dove sono state asportate anche 93
bottiglie di vini pregiati. Il furto alla scuola primaria è
avvenuto invece ad Amelia: qui i presunti ladri hanno rubato un
fondo cassa di poco più di 200 euro in contanti.
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