Uomini
e donne di età compresa tra 19 e 65 anni, fra i quali
imprenditori, operai, impiegati, studenti, casalinghe e
pensionati, alcuni dei quali risultati beneficiari di reddito di
cittadinanza, sono stati individuati dai carabinieri della
compagnia di Città della Pieve tra i clienti di un presunto
gruppo criminale operante a Passignano sul Trasimeno. Tre gli
arresti eseguiti, uno in carcere e due ai domiciliari.
In particolare i militari hanno riferito di avere documentato,
quotidianamente, alcune decine di vendite di dosi di cocaina da
parte di un trentenne albanese a soggetti provenienti dalle
provincie di Arezzo, Siena e Perugia. Secondo gli investigatori
il principale presunto indiziato avvalendosi di almeno tre
connazionali controllava una piazza di spaccio itinerante,
comunque compresa nel territorio del comune di Passignano.
Il gip di Perugia ha quindi emesso un'ordinanza restrittiva
alla quale diverse pattuglie dell'Arma e due unità cinofile del
Centro carabinieri di Firenze hanno dato esecuzione tra
Passignano e Corciano, eseguendo anche perquisizioni domiciliari
e personali che hanno portato al sequestro di 6.860 euro in
contanti, in banconote da 20 e 50 euro ritenute presumibile
provento dello spaccio, due grammi di cocaina, nove telefoni
cellulari, 10 sim card e vari appunti.
Quello che è considerato il leader del presunto gruppo
criminale è stato rinchiuso nel carcere di Perugia, mentre gli
altri due sono stati posti agli arresti domiciliari. Un altro
cittadino albanese, attualmente irreperibile, sarà invece
sottoposto all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
e di dimora.
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