Vogliono "ricambiare" l'aiuto
ricevuto, grazie all'esperienza maturata, visto che hanno avuto
"l'onore" di essere sostenuti nel periodo più caldo della
pandemia in Lombardia: sono queste le sensazioni che emergono
dalle prime parole di alcuni dei 19 medici e infermieri
volontari lombardi arrivati a Perugia per aiutare l'Umbria
nell'emergenza Covid.
"Abbiamo deciso di dare una mano portando l'esperienza di
quelle che sono state le due ondate in Lombardia quando ci siamo
trovati ad assistere parecchi pazienti" afferma Stefano Muttini,
direttore di Anestesia e Rianimazione 2 presso l'Asst Santi
Paolo e Carlo di Milano, appena arrivato al primo briefing con i
vertici della sanità regionale e dell'Azienda ospedaliera di
Perugia. Il medico anestetista-rianimatore ha detto che cercherà
di mettere a frutto la sua esperienza soprattutto nell'aspetto
organizzativo, con la creazione di percorsi e riconversioni di
zone per accogliere un gran numero di pazienti. "Ora ci
confronteremo con i colleghi di Perugia e vedremo come operare
nel dettaglio" ha annunciato.
Tra gli infermieri specializzati, che ha lavorato in area
critica, c'è Massimiliano Listrani, in arrivo dall'Istituto
neurologico Carlo Besta di Milano. "Ci sembrava corretto
rispondere a questa chiamata" ha sottolineato. Un'esperienza che
secondo lui "non sarà solo professionale ma anche umana per
condividere con i colleghi umbri un momento molto forte e
particolare".
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