"Dopo la prima
ondata di contagi con 46 persone positive, 31 anziani e 15
operatori sanitari, ieri all'Asp Muzi Betti è stato effettuato
un secondo giro di tamponi, dal quale sono emersi 22 nuovi
positivi, 17 ospiti e cinque dipendenti". Lo riferisce il
sindaco Luciano Bacchetta, aggiornando la situazione della
residenza per anziani non autosufficienti di Città di Castello,
dove si trovano 90 ospiti e dove lavorano 90 addetti.
Altri tamponi sono in programma.
"Mentre gli operatori sanitari sono in isolamento domiciliare a
casa con pochi o nessun sintomo, gli anziani risultati positivi
necessitano di controlli e attenzioni diverse, vista l'età
avanzata, per cui alcuni si trovano in ospedale, pur
manifestando sintomi molto tenui, altri a Villa Muzi, altri
ancora nel reparto Covid allestito alla Muzi Betti, dove c'è
l'orientamento prevalente di mantenere tutti coloro che non
necessitino di ricovero ospedaliero", ha ricordato il sindaco.
"Mai come in questo momento è necessaria una grande solidarietà
per il lavoro di trincea che svolgono tutti coloro che operano
alla Muzi Betti, dalla presidente al consiglio di
amministrazione, dal direttore sanitario agli addetti", ha
affermato Bacchetta, nel far riferimento all'emergenza
nell'emergenza creatasi a livello organizzativo "per la
necessità reperire altro personale, in particolare infermieri,
che possano sostituire coloro che sono in isolamento domiciliare
e per diversi giorni". "E' chiaro che diventa necessario
assicurare un lavoro in emergenza, nel quale siamo sicuri darà
una mano anche l'Usl Umbria 1, affinché sia possibile utilizzare
qualche operatore in più all'interno della residenza sanitaria",
ha osservato il sindaco, nel far presente come "ognuno nei
propri ambiti, anche io nel mio modestissimo ruolo, stiamo
cercando di affiancare Muzi Betti per affrontare questa
situaziuone, sperando che se ne possa uscire presto e bene,
senza danni eccessivi".
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