"Con la Fase 2 in Umbria il 70 per
cento circa degli occupati, salvo cassa integrazione, è tornato
potenzialmente al lavoro solo il 4 maggio". E' uno dei dati resi
noti dalla presidente della Regione, Donatella Tesei, durante la
sua informativa all'Assemblea legislativa sull'emergenza
sanitaria e quella, conseguente, di natura economica.
"Il commercio al dettaglio, ristoranti, bar, servizi alla
persona e di intrattenimento sono sono ancora fermi e valgono in
Umbria- ha sottolineato - il 20 per cento del Pil. Dai dati Aur
in Umbria 100 mila lavoratori dipendenti su 220 mila cioè quasi
il 50 per cento, non considerando la pubblica amministrazione,
sono in cassa integrazione. Sempre in umbria oltre 65 mila
lavoratori autonomi su 96 mila più quindi del 65 per cento,
hanno chiesto il sussidio da 600 euro al governo".
I dati dell'Agenzia Umbria ricerche, confermati dalle altre
agenzie, "stimano il crollo del Pil in Umbria al 6,1 annuo anche
se si ripartisse completamente con tutte le attività e senza
battute di arresto i 18 maggio".
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