/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il terzo Natale dopo il terremoto

Il terzo Natale dopo il terremoto

In attesa della ricostruzione, e a Cascia tanti pellegrini

PERUGIA, 23 dicembre 2018, 12:32

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Il terzo Natale dopo il terremoto ci consegna da una parte la chiusura della fase emergenziale e dall'altra l'enorme difficoltà a far partire la ricostruzione, in particolare quella pesante e pubblica": è quanto dicono, all'ANSA, i sindaci di Norcia, Cascia e Preci, analizzando il momento che stanno vivendo i tre paesi umbri più colpiti dagli eventi sismici del 2016. "Per Norcia - dice Nicola Alemanno - è il Natale più difficile, dopo due anni di grande risposta da parte della comunità, adesso si avverte molta sfiducia. Ci attendevamo - aggiunge - segnali importanti sia sul fronte della ricostruzione, sia negli aiuti alle imprese, ma ciò non sta accadendo, quando invece i tempi sono abbondantemente superati perché si inizi a dare concretezza ai ragionamenti". Alemanno, ma questo lo fanno anche Mario De Carolis di Cascia e Pietro Bellini di Preci, rimarca la "necessità di snellire le procedure e implementare il personale negli Uffici speciali per la ricostruzione così da sveltire l'iter delle pratiche".

Il sindaco della città di San Benedetto torna anche a ribadire l'urgenza di dichiarare le zone terremotate come "aree svantaggiate così che le imprese possano accedere ai contributi comunitari previsti. Questo - conclude - permetterebbe agli imprenditori locali di continuare a scommettere ancora su questo territorio". A Cascia la luce, dopo 3 Natali, arriva dal ritorno importante dei pellegrini in omaggio a Santa Rita ed è quanto evidenzia De Carolis: "A fronte di una ricostruzione che non parte come ci si sarebbe aspettati, la nostra speranza arriva proprio dal flusso turistico che in questo 2018 è tornato a registrare buoni livelli e quindi ci attendiamo per il prossimo anno un ulteriore incremento". Il più pessimista dei tre sindaci della Valnerina terremotata è Bellini di Preci: "Dopo oltre due anni dalle prime scosse siamo al disastro e al caos totale. Se la fase dell'emergenza è stata gestita nei tempi e nei modi giusti - dice - quella della ricostruzione è all'anno zero e per di più vedo scarso interesse a livello politico". "La gente è demoralizzata - aggiunge Bellini - per mandare avanti una pratica servono mesi, in tutto questo tempo a Preci siamo riusciti ad autorizzare solo 8 ristrutturazioni, serve un deciso cambio di passo".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza