/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Salvo dopo sisma, va su orme dei santi

Salvo dopo sisma, va su orme dei santi

Dopo Santiago di Compostela, 800 km a piedi tra Padova e Assisi

NORCIA (PERUGIA), 05 febbraio 2018, 16:57

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo aver percorso gli 800 chilometri del cammino di Santiago di Compostela, Daniele Franchi, 26enne di San Pellegrino di Norcia, ha ripreso ad allenarsi sui Sibillini per affrontare un nuovo tragitto che lo vedrà impegnato a giugno da Padova ad Assisi, per poi fare ritorno, sempre a piedi, nel "suo" borgo distrutto dal terremoto. Ancora una volta camminerà sulle orme dei santi, Sant'Antonio e San Francesco: un viaggio di altri 800 chilometri che affronterà - come racconta all'ANSA - indossando la felpa con scritto "San Pellegrino di Norcia c'è", come aveva già fatto per raggiungere Santiago. Una maglia realizzata subito dopo il sisma del 2016 e che è diventata il simbolo della voglia di rinascita di un'intera comunità. "Affrontare queste sfide è un modo per dire grazie a Dio per due motivi, sia perché il terremoto, malgrado la violenza con cui si è manifestato, non ha fatto vittime tra la nostra gente, sia per avermi ridato la salute dopo un periodo molto complicato", spiega Daniele.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza